Valentina Alberici: EVENTI

24 FEBBRAIO 2024

"IL PIANOFORTE DI EINSTEIN GUARDA LE STELLE"

Presentazione del libro alla Rocca di Sala Baganza (Parma).

8 MAGGIO 2023

“Maria Maddalena tra arte e storia”

Incontro sulla figura di Maria Maddalena promosso dalla sezione Rotary Parma Farnese presso Hotel Farnese a Parma.

16 DICEMBRE 2022

“L’essenziale”. Lorenzo Milani e gli anni della pittura.

Dialogo tra Sandra Gesualdi e Valentina Alberici, modera Pamela Giorgi

https://www.diculther.it/100-anni-dalla-nascita-di-don-milani/

29 AGOSTO 2021

VENTI DI PACE a Vizzola (PR)

Presentazione del libro Il pianoforte di Einstein guarda alle stelle. Una storia vera.
«Ho sentito il desiderio di raccontare questa storia perché ritengo fondamentale preservare luoghi e oggetti che ci aiutano a comprendere quella parte di storia che preferiremmo dimenticare. È importante farlo ora, quando i testimoni e le vittime delle leggi razziste italiane ci stanno lasciando. A mio avviso è fondamentale preservare la nostra memoria in loco e valorizzare i luoghi legati a eventi significativi che rischiano di essere dimenticati. Dico: non solo visite ad Auschwitz, ma più visite a quei luoghi vicino a casa nostra che ci aiutano a prendere coscienza della nostra storia. »

«Vorrei continuare a raccontare storie e a valorizzare luoghi e testimonianze. Sono rimasta senza parole quando, durante una tranquilla passeggiata domenicale in campagna, mi sono trovata di fronte a questa lapide in un cimitero a Canesano (Parma). Mi sono subito interrogata sulla storia legata a questa lapide, ma sul posto non era disponibile nessuna spiegazione. Solo a fatica ho trovato notizie da persone del posto e da pubblicazioni specialistiche difficili da reperire. Eppure penso che siano proprio questi i luoghi che più aiutino a capire la storia del nostro paese, forse più ancora dei viaggi della memoria che fanno pensare a qualcosa di lontano da noi. »

«Ora vorrei mettere insieme diverse fonti di informazione su Irene e altre persone provenienti dalla Yugoslavia che sono state internate qui durante il periodo dei "provvedimenti per la difesa della razza italiana". Il 6 aprile 1941, l'esercito italiano attaccò la Jugoslavia insieme all'alleato nazista. I cittadini di origine ebraica che si trovavano nella zona di occupazione italiana furono internati in appositi campi di internamento locali sotto sorveglianza dell'esercito, oppure furono "deportati" in territorio italiano per essere internati. La signora Irene Radan, (c'è un errore sulla lapide) insieme ad altre quattordici persone, furono deportati a Calestano nel dicembre del 1941 a qui vissero subendo pesanti discriminazioni. Dopo l'8 settembre 1943 la loro situazione precipitò, e alcuni degli internati lasciarono il paese per andare a nascondersi nel piccolo e suggestivo borgo di Canesano, con l'aiuto delle persone del posto. Ma la signora Irene Radan non sopportò più l'angoscia di quei giorni in cui i nazifascisti eseguivano continui e feroci rastrellamenti a caccia di nemici e di ebrei. Il 17 dicembre del 1944 entrò in una stalla del paese e si impiccò a una trave.

Penso che sia necessario raccontare e far conoscere queste storie. Mi piacerebbe raccoglierle in un libro, ma ancora di più vorrei contribuire a valorizzare queste testimonianze sul territorio che rischiano di essere dimenticate . Non dobbiamo permettere che queste testimonianze palpitanti spariscano per incuria o semplicemente per il passare degli anni. Questo non deve accadere».

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Sabato 2 ottobre 2021

MARIA MADDALENA, PRIMA MISSIONARIA

Convegno Centro Pime, Pontificio Istituto Missioni Estere (Milano)

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Sabato 2 marzo 2019

'DONNE DA DIMENTICARE'
Centro Culturale Villa Soragna, Collecchio (PR)

L’autrice Valentina Alberici presenterà un percorso dal titolo Donne 'da dimenticare'.

Sono donne che volevano realizzarsi al di fuori delle mura domestiche e che per questo sono state a lungo ignorate e "censurate". Nell'occasione, l'Alberici presenterà le figure di Maria Maddalena e Margherita Antoniazzi: la prima rivestì un ruolo centrale nel primo cristianesimo, la seconda istituì nel ‘500 la prima scuola gratuita della montagna parmense e fondò un monastero-fortezza (ma non di clausura) delle donne e per le donne.